Non posso esimermi dal commentare, seppur brevemente, i recentissimi sanguinosi episodi di Parigi.
Riassumo cronologicamente le mie esternazioni avvenute su facebook prima di provare a ragionarci su:
Troppi punti oscuri nella vicenda, poco convincente la tesi dei media: il fondamentalismo islamico.
Guardo il video dell'uccisione del poliziotto e vedo il colpo a vuoto del presunto omicida che sfiora solo il capo del poliziotto a terra per cadere un metro più in là, senza alcun contraccolpo di nessuna parte del suo corpo, chi ha fatto il militare o più in generale ha sparato con qualche arma, sa di cosa parlo.
Il video, già il video, chi l'ha girato?
Subito giornalisti esponenti del pensiero unico invocano gli Stati Uniti d'Europa come unica difesa dal terrorismo islamico, come se gli USA riuscirono ad evitare l'11 settembre, perciò scrivevo piuttosto arrabbiato:
I dubbi manifestati sulla tesi dei media si rafforzano dopo la notizia del suicidio di un ufficiale di polizia che indagava sul caso, e scrivevo:
Poi l'epilogo con l'uccisione degli attentatori, la dinamica degli eventi che si delineano trova una amara, drammatica e ironica forma:
Infine oggi la manifestazione di Parigi:
Quale migliore occasione per colpire, infatti, quella di oggi?
Finalmente cominciano nel frattempo diverse analisi che hanno un senso sul perché della strage e le sue possibili conseguenze, questa, questa, questa (la mia preferita), questa, e questa, delle quali ne consiglio una critica ma attenta lettura.
Non ho certezze ma evidentemente sono troppi i punti fortemente dubbi e soprattutto troppo all'unisono la reazione dei media mainstream.
Non si tratta di fondamentalismo islamico che storicamente non colpisce con le modalità dei killer franco-algerini, parlare di fondamentalismo islamista forse sarebbe più appropriato.
Ritengo tuttavia la motivazione religiosa veramente poco convincente.
Il false flag dell'omicidio del poliziotto, chi ha girato il video (?), la macchina lasciata in mezzo alla strada senza preoccuparsi di attirare l'attenzione, la flemma con cui fuggono i killer, la carta di identità dimenticata, il suicidio di un ufficiale di polizia, le interviste telefoniche ai giornalisti, l'uccisione dei killer asserragliati senza ostaggi in una tipografia che non avevano scampo, i più attenti sanno che in tali condizioni si lasciano in vita per carpire informazioni, se queste servissero veramente..... la loro morte poi mi fa venire in mente quella di Bin Laden, nessuno pare aver visto i loro corpi...
Un giorno si saprà tutta la verità, forse, ma la puzza di un forte ruolo di CIA, Mossad e servizi segreti francesi e veramente forte.
Le modalità di accadimento degli eventi richiamano gli standard sempre utilizzate da queste agenzie.
Per me il fondamentalismo non c'entra nulla.
Ma c'è una domanda, anzi la domanda, perché tutto ciò?
Mi vengono in mente un paio di motivazioni che solo il tempo dirà se sono giuste o no.
La prima è strettamente legata alla tradizionale forte indipendenza della Francia rispetto alle decisioni politiche NATO (USA), ultima in ordine di tempo la forte posizione critica francese sull'embargo verso la Russia, la Francia andava dunque colpita e avvertita per evitare una posizione debole del blocco occidentale.
Da non sottovalutare il grosso aiuto di consenso popolare al Front National di Marine Le Pen, che incassa e ringrazia.
In seconda analisi la strage pare strumentale al rilancio del progetto Eurogendfor, la polizia sovranazionale che andrebbe a sostituire quelle nazionali degli Stati UE, un progetto ambizioso, preoccupante e assolutista al servizio di privati mai eletti (Commissione Europea), che troverebbe giustificazione nella ormai più che decennale mortificazione delle nostre forze dell'ordine in termini di tagli di risorse e di gogna mediatica (spesa pubblica improduttiva).
Attenzione a chi per salvaguardare la libertà propone di limitarla. E' questa la terza ipotesi, quella esplicitata dagli sciagurati articoli e tweet dell'esercito di Repubblica, Corsera, Sole24h, che in nome degli Stati Uniti d'Europa passerebbero sui corpi dei popoli per la loro realizzazione.
Una novella strategia della tensione su scala europea è in atto, cerchiamo di ricordarci quale fu quella propinata in Italia tra i '60 e gli '80.
I politici italiani o sono incapaci o sono cooptati, sono preoccupato, un sanguinoso riassetto internazionale è appena iniziato, siamo vittime ininfluenti nello scenario, ne vedremo delle brutte...
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