giovedì 12 giugno 2014

De corruptione 2

Grazie al sempre eccellente Goofynomics (Alberto Bagnai) pubblico un suo post che, con la consueta e amara ironia, fa' un'analisi quantitativa della relazione tra debito pubblico e corruzione.
È l'ideale completamento del mio precedente post sulla corruzione pubblicato su questo blog.





All'ultimo direttivo di asimmetrie il tesoriere, che è un vero tesoro, ragionando sui danni che certa comunicazione ha fatto all'Italia, evidenziava quanto sia perniciosa e trasversalmente radicata la corrente dei "giustizialisti", quella incarnata dal Fascio Quotidiano e da tutti i giornalisti che si richiamano alla nobile sQuola montanelliana, secondo la quale il problema dell'Italia è il debito pubblico causato dalla corruzione. Il succo di questo argomento populista è quello che ho evidenziato nel mio ultimo lavoro: dimostrare agli italiani che quanto gli sta succedendo è colpa loro, perché il debito pubblico è stato fatto da governi che in definitiva da loro sono stati eletti. La linea dei Montanelli e dei Padoa Schioppa è quella di Mussolini: governare gli italiani è inutile, gli italiani non meritano la democrazia, hanno bisogno di un manganello (interno o esterno non fa molta differenza). L'argomento ha un forte appeal presso gli sprovveduti, e infatti è stato fatto proprio da tutti i politici che a questi intendevano rivolgersi, cioè da tutti i politici, Monti e Grillo in primis.


Ma il populismo è evidente: questo ragionamento, non fondato su alcuna evidenza, parla esclusivamente alla pancia, trae spropositato alimento dall'invidia sociale dell'italiano medio, sapientemente indirizzata verso una non meglio identificata "casta", la cui immagine, tipico false flag, viene costruita in modo scientifico dai veri oligarchi per sviare l'attenzione dalle reali dinamiche della crisi. Vediamo così i vari giornalisti "montanelliani" snocciolare sulle colonne degli organi di informazione una serie di aneddoti fatti per colpire l'immaginazione dei poveracci, di quelli che stentano ad arrivare alla fine del mese: storie di lusso sardanapalesco, di impiego distorto di soldi pubblici, ecc. Tutte cose da combattere (a mio avviso anche con metodi estremamente radicali, ma non voglio entrare nel merito), non vale nemmeno la pena di ribadirlo (e vi ricordo che io le tasse le pago per definizione, perché sono dipendente pubblico). Rimane il fatto che tutti questi coloriti aneddoti, messi in fila, contano per uno zero virgola del Pil italiano. Intanto, mentre l'italiano medio si incazza e bercia "tutti a casa!", su incitazione del noto guitto o dell'algido governante "credibile" di turno, gli oligarchi, protetti dai loro fumogeni "montanelliani", regalano 50 miliardi alle banche tedesche via ESM, e nessuno alza una paglia.



Chiaro, no?



Divide et impera è sempre una bella ricetta, e nel mondo della finanza globalizzata (cioè nel mondo, da sempre) la guerra fra i cittadini e lo Stato è una guerra fra poveri che chi detiene il vero potere alimenta a proprio beneficio.



Ora, noi sappiamo bene che le cose non stanno così e lo abbiamo ripetuto migliaia di volte: basta leggersi il noto discorso di Vitor Constancio per capire che il debito pubblico non era il problema (anche se sta diventando un problema, perché salvare le banche costa). Al di là della spiegazione razionale di cosa sia stata la crisi dell'Eurozona (un colossale fallimento della finanza privata favorito da una indiscriminata liberalizzazione dei movimenti di capitale: e lo dice, lo ripeto, la Bce!), può essere interessante allargare l'orizzonte e chiedersi: esiste nel mondo una qualche relazione significativa fra corruzione e livello dell'indebitamento pubblico?



La risposta, ovviamente (per chi ha un minimo studiato questo blog, ma anche per chi abbia in vita sua letto almeno un libro senza figure) è: no.


La legge di Travaglio
Per vedere come stiano le cose però prima devo spiegare, a chi non lo sapesse, come funziona uno scatter (in italiano: diagramma a dispersione). È un dispositivo grafico che permette di intuire se esiste una qualche forma di associazione statistica fra due variabili. Il principio è molto semplice: si rappresenta ognuna delle due variabili su un asse coordinato, in modo tale che a ogni punto del piano corrisponda una coppia di valori, e si vede se i punti così creati seguono o meno una certa logica (ad esempio, sono o meno allineati lungo una retta).


Detto così non si capisce, e infatti è come lo hanno spiegato a me (e non l'ho capito). Quindi vi sono vicino nel vostro dolore, e passo a un esempio.



Supponiamo che fra corruzione e debito ci sia una relazione diretta, come suggeriscono i libbberali de noantri, per cui a 50 di corruzione (comunque misurata) corrisponde 50 di rapporto debito pubblico/Pil, a 100 di corruzione 100 di rapporto debito/Pil, ecc.



Insomma: una cosa tipo questa:




Vedete? Questo è il mondo di Travaglio: il paese A ha 50 di corruzione quindi 50 di debito, e il paese C ha 150 di corruzione quindi 150 di debito. Facciamo un bel Mani pulite 2 (possibilmente senza chiederci perché Mani pulite 1 non abbia funzionato), e il problema sarà risolto (poi siamo noi quelli che semplificano i problemi, va da sé...).


Come appare il mondo di Travaglio in uno scatter? Ma in un modo estremamente semplice: a ogni paese corrisponde un punto, in questo modo:


Vedete? Su ogni asse misuriamo una variabile. Su quello orizzontale (le ascisse, se interessa), misuriamo la corruzione (ovviamente, trattandosi di argomento populista, abbiamo indicato la variabile con la corretta pronuncia). Su quello verticale (le ordinate) er debbbbbbbbbito (signora mia...). Al paese A, che ha 50 di corruzione (asse orizzontale) e 50 di debbbbito (asse verticale) corrisponde il punto A, che è situato in corrispondenza dell'ascissa 50 e dell'ordinata 50. Facendo lo stesso ragionamento, dovreste capire perché i punti B e C sono dove sono nello spazio coruzzzzzzione/debbbbito.


Come è bello il mondo di Travaglio! È un mondo estremamente nitido, lineare, nel quale una sola variabile (la corruzione, cioè il nostro essere - secondo lui - una razza inferiore) spiega tutto. È lineare anche dal punto di vista matematico: infatti, per i tre punti A, B e C passa esattamente una bella linea retta, in questo modo:


Vedete? Excel, che è gentile e servizievole, ci dà anche la formula della retta che passa per i punti in questione. È molto semplice: y = x, cioè debito = corruzione. È la nota legge di Travaglio. (sì, per i matematici sarebbe la bisettrice del primo e terzo quadrante, lo so, ma se esiste una legge di Benford, ne converrete, può esistere anche una legge di Travaglio, la quale, come tutte le vere e fondamentali leggi della natura, non può che esprimersi in forma concisa ed elegante: y = x: equazione di primo grado che ammette un'unica radice, direi un fittone, saldamente iscritto nelle terga di chi ci crede...).


Ma Excel fa anche di più: si spinge fino a dirci quanta parte del fenomeno "debito" è spiegato dalla variabile "corruzione". È quel numerino lì, indicato come R quadro, e uguale a 1. Significa che nel modello di Travaglio la corruzione spiega il 100% del debito. Naturalmente i semplicisti siamo noi, va da sé, e siamo anche populisti.



Faccio un passettino avanti, volete?



Worldwide governance indicators della Banca Mondiale riportano un indicatore di "controllo della corruzione" che è costruito aggregando varie fonti di dati (i dettagli li trovate sul sito) e esprimendoli sotto forma di indicatore normalizzato, quindi compreso nell'intervallo da -3 a +3. I paesi con un indicatore basso (vicino a -3) sono quelli che controllano peggio la corruzione, quelli con indicatore alto (verso +3) sono quelli che la controllano meglio. Insomma: più alto è l'indicatore, meno sei corrotto, perché meglio controlli la corruzione.



Se la corruzione la misuriamo così, come appare il mondo di Travaglio?



In questo modo:


Ho fatto l'ipotesi che il paese virtuoso (corruzione 50) abbia un controllo della corruzione pari a 1, quello "medio" (corruzione 100) un controllo pari a zero, quello "vizioso" (corruzione pari a 150) un controllo pari a -1. La relazione è sempre lineare, spiega sempre il 100% del fenomeno, ma la pendenza è negativa perché stiamo analizzando la relazione fra controllo della corruzione e debito (relazione inversa, se è diretta quella fra debito e corruzione), e non è più uguale a 1, come nella meravigliosa legge di Travaglio (y=x), ma a -50: ogni punto di controllo di corruzione in più toglie 50 punti di debito/Pil.


Sì, lo so: è meno bella da vedere: y = 100 -50x è meno elegante di y = x. Ma che volete, quando ci si sporcano le mani coi dati si perde immediatamente in nitore quello che si acquista (se lo si acquista) in rilevanza. È per questo che gli economisti "puri" ci guardano con malcelato (o benostentato) disprezzo...


Il mondo
Bene. Siamo giunti al secondo match della partita Travaglio (e Grillo, e Monti, e Renzi, e Vendola... ma a voi non fa strano che persone così diverse dicano tutte la stessa cosa?) vs. il mondo.


Vediamo nel mondo come stanno le cose, vediamo se il mondo si conforma alla legge di Travaglio. Per verificarlo, ho preso dai Worldwide Governance Indicators i dati riferiti all'indicatore di controllo della corruzione, e dal World Economic Outlook i dati riferiti al rapporto debito pubblico/Pil. In entrambi i casi ho preso l'indicatore riferito al 2007. Avrei potuto anche prendere una media, ma non avrebbe avuto particolare senso perché i due indicatori hanno un andamento fortemente inerziale (tranne in casi patologici, tipo l'esplosione del debito pubblico irlandese durante la crisi), per cui, di fatto, l'ultimo dato pre-crisi era abbastanza significativo della media del decennio precedente (va da sé che chi intenda approfondire questo aspetto mi fa un piacere, ma non credo troverà molto di significativamente diverso da quanto segue).



Rimossi i paesi per i quali mancava l'uno o l'altro dei due dati, sono rimasti 176 paesi dei quali mi pregio di fornirvi i codici ISO: ALB, DZA, AGO, ATG, ARG, ARM, AUS, AUT, AZE, BHS, BHR, BGD, BRB, BLR, BEL, BLZ, BEN, BTN, BOL, BIH, BWA, BRA, BRN, BGR, BFA, BDI, CPV, KHM, CMR, CAN, CAF, TCD, CHL, CHN, COL, COM, ZAR, COG, CRI, CIV, HRV, CYP, CZE, DNK, DJI, DMA, DOM, ECU, EGY, SLV, GNQ, ERI, EST, ETH, FJI, FIN, FRA, GAB, GMB, GEO, DEU, GHA, GRC, GRD, GTM, GIN, GNB, GUY, HTI, HND, HKG, HUN, ISL, IND, IDN, IRN, IRQ, IRL, ISR, ITA, JAM, JPN, JOR, KAZ, KEN, KOR, KWT, KGZ, LAO, LVA, LBN, LSO, LBR, LBY, LTU, LUX, MKD, MWI, MYS, MDV, MLI, MLT, MHL, MRT, MUS, MEX, FSM, MDA, MNE, MAR, MOZ, MMR, NAM, NPL, NLD, NZL, NIC, NER, NGA, NOR, OMN, PAK, PAN, PNG, PRY, PER, PHL, POL, PRT, QAT, RUS, RWA, STP, SAU, SEN, SRB, SYC, SLE, SGP, SVK, SVN, SLB, ZAF, ESP, KNA, LCA, VCT, SDN, SUR, SWZ, SWE, CHE, SYR, TWN, TJK, TZA, THA, TGO, TTO, TUN, TUR, TKM, TUV, UGA, UKR, ARE, GBR, USA, URY, UZB, VUT, VEN, VNM, YEM, ZMB, ZWE.



Si va dalla A di ALBania alla Z di ZimbabWE (clic...).



Bene. Lo scatter della relazione fra corruzione (più esattamente: controllo della corruzione) e debito nel mondo è questo qui:


Oooops!

Il mondo, evidentemente, è sbagliato: non si conforma alla legge di Travaglio...Non esiste, come vedete, alcuna particolare relazione fra corruzione e debito pubblico. La retta che interpola i punti corruzione-debito è piatta, e la corruzione spiega lo 0.1% della variazione cross country (cioè da un paese all'altro) del debito a livello mondiale. Abbiamo paesi estremamente corrotti, come la Guinea Equatoriale o il Turkmenistan, con un debito pubblico irrisorio, e abbiamo paesi dove la corruzione è tenuta molto sotto controllo, come il Canada o Singapore, dove il debito è sopra al 60% del Pil (per quel che conta questo numero assolutamente idiota). Non mancano nemmeno esempi del contrario, e il risultato è che la nuvola di punti è estremamente dispersa, non è allineata lungo alcuna retta (dovrebbe seguire una retta negativa), e la relazione sottostante non è statisticamente significativa.


Mondo-Travaglio: uno a zero.



Ma cos'è quel puntino in alto a sinistra delle ordinate, più o meno in corrispondenza del 500% del rapporto debito/Pil? Cos'è quel puntino che giace fuori dalla nuvola di punti, e che quindi gli statistici chiamerebbero un outlier? (uno che sta fuori, appunto...). Ve lo dico io: è la Liberia, che sta messa male a corruzione e malissimo a debito. Come gli uomini di mondo sanno, gli outlier rischiano di compromettere la regolarità statistica di un modello. Proviamo quindi a rimuovere la Liberia per vedere cosa cambia:


Risposta: niente. Se togliamo la Liberia la relazione diventa ancora meno significativa: la corruzione spiega solo lo 0.04% della variazione del debito pubblico fra i paesi ì a livello mondiale, il che significa che buona parte del pur ridicolo 0.1% del grafico precedente era dovuto all'influenza dell'unico paese che effettivamente si conforma alla legge di Travaglio: la Liberia (non vuole, evidentemente, essere un suggerimento a trasferire in quel luogo di delizie la propria attività professionale, va da sé, ma spero faccia piacere agli ideologi dell'y=x sapere in quale paese potrebbero avere la soddisfazione intellettuale di vedere il mondo conformarsi ai loro assiomi).


Mondo-Travaglio: 2 a zero. 



Ma, diranno i più scaltriti, la relazione potrebbe essere non lineare. Ad esempio, la relazione potrebbe essere rilevante per alti livelli di debito, ma non per bassi. E allora togliamo tutti i paesi con debito pubblico sotto al 60% del Pil e vediamo cosa cambia:


Ecco: nei casi estremi una qualche regolarità statistica si comincia a vedere. La nuvola è molto dispersa, ma la corruzione spiega ben il 4.9% della varianza del debito fra paesi altamente indebitati. Son soddisfazioni. Rimane da capire cosa spieghi il restante 95.1%, ma queste son quisquilie, pinzillacchere...


Nota per gli esperti: siccome i paesi che rimangono sono 48, la di Student della corruzione è 1.55, quindi la relazione non è significativa.



Mondo-Travaglio: 3 a zero. 



Ma uno potrebbe dire: "va bene, ma la non linearità dovresti accertarla rispetto all'esplicativa: vai a vedere cosa succede se consideri solo i paesi a forte corruzione, cioè a basso controllo della corruzione!". Succede questo:


cioè, ancora una volta, niente: una nuvola di punti dispersissima, dove la corruzione spiega solo il 2% della variazione del debito fra paesi, con una relazione ancora una volta statisticamente non significativa.


Mondo-Travaglio: 4 a zero.



E la morale della favola qual è?



Ce ne sono due.



La prima è che Travaglio è un ottimo attaccante ma un pessimo portiere.



La seconda è che chi non è un cretino (con tutto il rispetto per i cretini) avrebbe da tempo dovuto sentire un certo campanello d'allarme nel vedere movimenti pseudorivoluzionari e governanti espressione dell'establishment cantare la stessa canzoncina, la canzoncina dell'y=x. Già questo sarebbe bastato a far capire che era falsa, no? E così, soprattutto i rivoluzionari, i "tutti a casa", i "siete mortiiii", avrebbero dovuto capire che i morti erano loro, che il "tutti a casa" era uno strumento utilizzato per canalizzare il loro dissenso verso un falso obiettivo, cioè per ucciderli politicamente, per renderli incapaci di esprimere un cambiamento, e avrebbero dovuto incazzarsi un tantinello con chi gli rifilava questa minestra scotta populista.



Bene: ora avete anche visto i dati (cosa inutile, ma siccome so che vi serve a sentirvi intelligenti, vi son voluto venire incontro, pur mantenendo la mia visione della cultura intesa come quell'insieme di strumenti critici che consentono di esercitare con successo l'arte del pre-giudizio - e della pre-visione)!



A chi ha creduto al messaggio populista non serviranno a nulla: chi è così cretino da farsi prendere in giro in questo modo non può essere sufficientemente intelligente da leggere due dati in croce. 



Agli altri serviranno a capire da che parte sta il vero nemico. Siamo in guerra, ed è una guerra che, ahimè, non ammette (metaforicamente) prigionieri. Che le guerre possano essere "pulite" e fatte a fin di bene, del resto, ce lo dicono i telegiornali, no? Che poi sono gli stessi che ci dicono che il debito dipende da cosa? Ma dalla corruzione, naturalmente!


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