sabato 15 novembre 2014

Cercasi disperatamente forza politica che difenda la Costituzione

Ieri sera sono andato al dibattito di cui alla locandina che segue:


Ero curioso di conoscere, dal vivo, le idee e le intenzioni del M5S sul tema €uro e di confrontarle con quelle ascoltate il 16 febbraio scorso nella campagna elettorale delle Europee sempre in un incontro dibattito con senatori e deputati.
Prima delle elezioni europee avevo scritto questo post e subito dopo questo.
Come è cambiato il punto di vista politico sull'€uro del M5S?
In niente.
Per carità, sono riusciti ad andare oltre la copertina del libro Il Tramonto dell'Euro di Alberto Bagnai ed in effetti vedere il deputato Sorial parlare del ciclo di Frenkel qualche piccolo afflato di speranza l'ha dato.
Nulla di più.
Due i cavalli di battaglia della politica economica attuale secondo il M5S, il referendum consultivo sull'Euro e la violazione, come sforamento verso l'alto, del 3% quale vincolo deficit/PIL imposto dai vincoli UE.
Sul referendum ho già detto a suo tempo come la penso e, per portare ulteriori spunti di riflessione, segnalo l'odierno articolo di Paolo Becchi su Il Fatto Quotidiano.
In sintesi possiamo dire che definita la linea politica di uscire dall’€uro allora, a mio avviso, non occorrono più consultazioni che sono solo una gravissima perdita di tempo nel frenetico evolversi della politica internazionale.
Per me il M5S dovrebbe fare come ha efficacemente fatto la Lega, ma sappiamo pure che sentirsi superato da Salvini per Grillo sarebbe da psicoanalisi, quindi non si accoderà al Carroccio e perderà altri voti, va da sé.
Il secondo punto è la dimostrazione che il ciclo di Frenkel non va solo letto o copia-incollato, va anche capito, e il M5S non l'ha capito.
La crisi è di debito privato, le politiche di austerity tagliano i redditi per ridurre le importazioni, la domanda scende, si perdono i posti di lavoro e si abbassano i salari come unica via per rilanciare competitività, quindi, se rimani sotto il 3% ci impoveriamo tutti, se sfori il 3%, aumenti il debito pubblico e rilanci al rialzo l'indebitamento privato verso l'estero perché i soldi in più andranno spesi, nella loro quasi totalità, nei beni esteri che, in regime di moneta unica sono più convenienti (come correttamente osservato dall'ottimo dott. Varone nell'incontro).
Appare lapalissiano che non c'è soluzione alla crisi dell'€uro e bisogna venirne fuori subito, in tal senso, ribadisco, il referendum è un errore imperdonabile e, visti i tempi necessari, un modo malizioso per mantenere lo status quo.
Mi limito soltanto a ricordare, poi, l'incostituzionalità dei trattati Europei con la nostra Costituzione e il conflitto all'interno della stessa creato con la modifica dell'articolo 81 rispetto all'articolo 47, di tutto ciò il M5S non fa' menzione...fatti loro.

Mentre il M5S si avvolge su sé stesso, nella sua incapacità o convenienza (di chi?) di leggere lo scenario, cosa potrebbe accadere nell'immediato futuro?

L'ipotesi di rabbioso tramonto dell'Euro è condivisibile.

L'euro, nel suo tramonto di rabbia (verso l'umanità), continuerà a costituire il mezzo di normalizzazione del lavoro-merce, divorando le Costituzioni democratiche.

I cambio-opinione e parziali o totali in atto (Zingales, Fassina, etc.) sono sempre più numerosi, chi prima era un paladino del "Ce lo chiede l'Europa" ora invece asserisce "l'insostenibilità dell'Euro", ciò segnala che il momento dello €uro-break è più vicino e come sponsor abbiamo la grande potenza USA.

Gli USA con il loro assenso (ultra-liberista) hanno contribuito a rendere possibile la creazione dell'€-zona, ora però non la reggono più per gli evidenti e insostenibili problemi che l'ordoliberismo europeo ha creato al suo interno e che sta ribaltando all'esterno.

Messaggio chiaro e tondo di Jacob Lew segretario al Tesoro USA:
«Il mondo - ha accusato Lew - conta sull’economia americana per trainare la ripresa globale. Ma l’economia internazionale non può prosperare solo contando sul fatto che gli Stati Uniti sono gli importatori di prima e ultima istanza, né può sperare che la nostra crescita basti a compensare la debole crescita nelle altre grandi economie mondiali».
Qui la relativa analisi tecnica.

Usando le parole di Luciano Barra Caracciolo:
"L'euro stesso può essere sacrificato se si rivela inevitabilmente dominato dalla recalcitrante Germania mercantilista, anche se la cosa potrebbe risultare difficile, ormai. 
Ma la questione OMT (cioè la legittimità secondo i trattati e, ancor più, secondo il giudizio della Corte costituzionale tedesca, del "whatever it takes" di Draghi), e la conseguente imminenza della relativa sentenza della Corte europea, potrebbero costituire un provvido "tana libera tutti", e portare dall'insostenibilità dell'euro-zona al nuovo orizzonte del rilancio liberoscambista-TTIP (di cui abbiamo parlato un anno fa), ma...dal volto "umano (...semplicemente un pochino meno disumano).
Cioè al rabbioso tramonto dell'euro."

Quindi via l'€uro e in arrivo, a breve, il TTIP (Transatlantic Trade & Investment Partnership) e il TISA (Trade in Services Agreement).

In conclusione:
"In fondo la questione dell'euro va vista solo su questo piano: uscirne per rimanere nel dominio incontrastato dei "nipotini di Von Hayek" (i crucchi) è un'operazione di facciata.
Una beffa.
Uscirne per ripristinare la sovranità dei diritti, costituzionale e universalistica, è la vera frontiera della democrazia."

Cercasi disperatamente una forza politica che faccia della Costituzione Italiana (non modificata) la sua ratio, capace di guidare il Bel Paese all'adesione ai pessimi, deprecabili, ultra-liberisti quanto inevitabili accordi di matrice americana, limitandoli per salvaguardare gli interessi nazionali da troppo tempo abbandonati.



Addendum delle 16:05:
Una incredibile Boldrini commettendo un reato contro la Costituzione dichiara:

L'art. 11 della Costituzione dice invece:
"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."
Tra limitazioni e cessioni c'è il reato.
Chi difende la Costituzione?

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