mercoledì 14 marzo 2018

M5S: il piano B del potere che è altrove

Ascoltiamo Monti:

"(in merito al sovranismo "populista")...la promessa di recuperare la sovranità nazionale, semplicemente non può essere mantenuta, perché LE LEVE DEL POTERE SONO INESORABILMENTE ALTROVE, quindi si tratta di capire qual è il modo migliore, più efficace per l'Italia, per partecipare a queste leve del potere..." (Mario Monti)

Leggiamo brani dalla recente conferenza stampa di Di Maio, il suo inchino al "potere che è inesorabilmente altrove", qui il video:

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"Stiamo facendo un appello a tutto il parlamento sui temi. Io non sto incoraggiando al cambio di casacca, ci mancherebbe... Siamo disponibili al dialogo sulle presidenze delle Camere e in generale sulla composizione degli Uffici di presidenza, ma non in una ottica di governo".
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"Credo sia stato molto irresponsabile oggi il ministro Padoan a trascinare le questioni tra l'Italia e Bruxelles all'interno del dibattito politico dicendo ho risposto non so... quasi una provocazione come per dire ora me ne vado all'opposizione e prima avveleno i pozzi dicendo a Bruxelles che c'è instabilità".
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"Con noi l'Italia resterà nell'Unione Europea, resterà alleata dell'Occidente, resterà all'interno della Nato, e lo farà, come hanno fatto tutti i governi in questi anni (il pilota automatico di Draghi, n.d.r.), con l'ambizione di cambiare alcune cose che non funzionano".
[...]
"La nostra idea è non solo tagliare quello che non serve ma anche fare dei grandi investimenti in misure espansive che ci consentano di avere un gettito tale da ripagare il debito pubblico".


Che il M5S fosse di matrice ordoliberista mi è noto da almeno cinque anni.
Spero che se ne rendano conto i molti che votandolo speravano in un approccio anti-sistema che NON CI SARÀ, anzi, si ritroveranno l'alternativa del PD per perseguire i suoi stessi intenti, un piano B dei poteri che sono inesorabilmente altrove.

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